5 curiosità su Gianni Versace, mito eterno della creatività italiana
Scomparso poco più di 20 anni fa, la sua storia sarà protagonista di una serie tv attesissima in questo 2018. Vi forniamo 5 curiosità sul mitico Gianni Versace per celebrarne il mito e il lascito creativo
Penélope Cruz con i capelli color platino di Donatella, Édgar Ramírez con le vestaglie di seta di Gianni Versace: saranno loro i due protagonisti della serie “The Assassination of Gianni Versace” secondo capitolo dell’antologia di Ryan Murphy (che nel primo “American Crime Story” ha raccontato il caso O.J. Simpson), si candida a fenomeno televisivo del 2018.
Ma noi vogliamo parlarvi di lui, il mitico Gianni Versace, icona della moda, dello stile del genio creativo italiano.
Ecco qualche curiosità che forse non sapevate sul grandissimo deus ex machina del celeberrimo brand di moda Made in Italy.
Gianni Versace: 5 curiosità
- LE ORIGINI
Gianni Versace nacque a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946, e ebbe i primi contatti col mondo della moda da ragazzino, lavorando nell’atelier della madre, sarta di professione, al nº13 di via Tommaso Gulli nei pressi del Duomo dove oggi sorge la boutique Versace. Gianni dichiarò, circa la sua origine in Calabria:Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d’Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, dove ho cominciato a respirare l’arte della Magna Grecia
- FOTOGRAFI E TOP MODEL
Per le sue campagne pubblicitarie e le sue sfilate Gianni Versace ha sempre fatto uso dei più celebri fotografi (in particolar modo Richard Avedon, Bruce Weber e Steven Meisel) e delle modelle più in voga del momento, divenendo così il maggiore artefice del fenomeno delle top model. Per lui hanno sfilato e sono apparse nelle campagne pubblicitarie della maison dive delle passerelle del calibro di Linda Evangelista, Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Yasmeen Ghauri, Christy Turlington, Stephanie Seymour, Cindy Crawford, Helena Christensene Karen Mulder. Impossibile dimenticarsi della loro bellezza vestite dai più spettacolari abiti firmati da Gianni. - LA MEDUSA
La celeberrima e iconica testa di Medusa, simbolo del brand, nasce dall’azzardo di Gianni Versace nel voler coniugare la tradizione barocca con il pop e l’arte con la moda, emblema della sua maison. Versace amava collezionare, inoltre, sculture, vasi antichi e quadri che vanno dalla Antichità greco-romana alla Pop art, da Picasso a Lichtenstein, da Degas a De Chirico. - IL LAVORO COME COSTUMISTA
Il suo percorso inizia a brillare in quel di Milano nel 1982 quando collabora con il Teatro alla Scala di Milano disegnando i costumi per l’opera Josephlegende di Richard Strauss. Nel 1983, invece, crea i costumi per il Lieb und Leid di Gustav Mahler, poi crea i costumi per il Don Pasquale di Donizetti e per il Dyonisos, diretto da Maurice Bejart, e al Piccolo Teatro di Milano il coreografo belga prepara una triptych danse in onore del lancio del profumo Versace l’Homme. Nel 1987 sono suoi i costumi dell’opera Salome di Richard Strauss, per la regia di Bob Wilso alla Scala. - I VERSACE
Punto di riferimento per Gianni Versace e per l’azienda, fondata con il fratello Santo (laureato in Economia e Commercio) e che dopo una dozzina di anni ha visto entrare in società anche la sorella minore, Donatella, a cui fu affidata la direzione del marchio Versus, linea giovane del brand. Dopo la sua prematura scomparsa, Santo Versace è il presidente dell’azienda di famiglia, Donatella il Vicepresidente e Direttore creativo e Allegra Versace Beck (figlia di Donatella) l’azionista di controllo, amatissima nipote che controlla il 50% dell’intero gruppo come lo zio scomparso.